Carlotta me la menava già da diversi giorni sul fatto che voleva andare a Milano. Voi vi chiederete...chissà come mai? Vorrà vedere il Duomo? Ci sarà qualche mostra interessante? andranno a trovare degli amici?...macchè...la risposta è sempre la solita: "SHOPPING!!!". L'itinerario ormai lo conosco a memoria: via della Spiga, via Montenapoleone, via Sant' Andrea, Via Gesù (al quale mi rivolgo più volte per trovare la forza di andare avanti...soprattutto con quelle shopping bag pesantissime...). L'unica pausa concessa è un veloce pranzo all'ultimo piano della Rinascente dove c'è un bar studiato per le modelle psicopatiche con dei menù new age...La cosa più normale che ho trovato è stato il "LUNCH MENU" che consisteva in una piadina integrale con formaggio biologico privo di grassi e bresaola, Thè Verde (fondamentale per la disintossicazione da stress metropolitano e per contrastare i radicali liberi), e come dolce un ribes (uno solo, ma pieno zeppo di vitamina C). Se non altro questa volta ho voluto approfittarne per conoscere un popolo che mi ha sempre affascinato: I MILANESI. Devo dire che è facile attaccare bottone e fare amicizia con la gente di Milano, perchè sono abituati alle pubbliche relazioni...così ho fatto alcune foto con le persone più tipiche e rappresentative di questa città...ve li presento:
LUISA BRAMBILLA E MATILDE VISMARA
Meglio conosciute come "La LALLI" e "La MATI"....Queste 2 simpatiche ragazze sono colleghe di lavoro e appartengono ad alcune delle più illustri famiglie del jetset milanese, vanno pazze per il risotto alla milanese (pare addirittura che la nonna della LALLI abbia una ricetta segreta tramandata di generazione in generazione dai tempi degli Sforza).
LE SORELLE CAZZANIGA:
Stavo camminando tranquillamente per via Vittorio Emanuele quando sento una voce femminile che mi fa: "Ueh pistola! Va' che c'hai una scarpa slacciata!"...e così mi sono fermato e ho fatto amicizia con "La FEFFI CAZZANIGA" che mi ha presentato le altre 2 sorelle "La Chetti" e la "Cicci".
PIERCARLO ZAMPETTI:
Dulcis in fundo ecco il Piercarlo che ho avuto il piacere di conoscere a cena nel suo ristorante tipico Milanese. Lui mi ha confidato che gli affari vanno bene anche se ha dovuto assumere dei camerieri che sono un pò dei "TERÙN", come dice lui, ma "anche se sono degli scansafatiche sono dei bravi ragazzi". Devo dire che la "CASSOEULA" dello Zampetti era così e così, e quando gli ho chiesto lo sconto mi ha risposto: "Ma va a dar via el CUL!"...che sagoma.
I cani milanesi hanno nomi più belli....
RispondiElimina.. più che altro sembrava fossi in via Paolo Sarpi :))
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