DIARIO DI UN GIOVANE SPOSO - La canzone che non ti togli dalla testa

Credo che anche a qualcuno di voi capiti ogni tanto di svegliarsi con in mente una canzone. Spesso non è nemmeno una canzone che ci piace, ma in qualche modo si è insinuata
nel nostro subconscio e, come per magia, cominciamo a canticchiarla come dei rincoglioniti in giro per casa, in macchina e in ufficio. Mi ricordo che una mattina mia madre cominciò a cantare "Nostalgia Canaglia" di Albano e Romina Power e andò avanti così fino alle 4 del pomeriggio. Alle 4:05 del pomeriggio io decisi di andarmene via di casa per sempre, ma siccome avevo 6 anni, mi ritrovò un vicino nei pressi dell'edicola  e mi riportò dai miei... Questa cosa col tempo è capitata anche a me e così, per esempio, mi sono ritrovato l'anno scorso a cantare per 48 ore :"Il più grande spettacolo dopo il big bang" di Jovanotti ovviamente però imitandolo;  quindi in ascensore un signore ha dovuto assistere a me che entravo cantando "il più grande fpettacolo dopò il big bang...il più grande fpettacolo dopò il big bang...il più grande fpettacolo dopò il big bang fiamo noi...io e te...!" e sull' "io e te" l'ho indicato facendogli l'occhiolino (poi lui ha denunciato il fatto nella riunione condominiale). Purtroppo per Risiko Fuxia, ieri mattina mi è ricapitato e mi sono svegliato cantando una canzone di cui non so neanche il titolo (e come al solito non mi piace neanche...), ma più o meno fa così: "Dove sei?...Io ti ho dato prati di viole e tu cemento armato..." e tra l'altro è cantata con una voce un pò rauca e sofferente che o ti piace o la odi...nel mio caso imitandola male e sbagliando le parole, la odi subito. Come se non bastasse sono andato avanti svariate ore...da quando mi sono lavato i denti e la cantavo con i gargarismi, poi vagando per casa col sotto del pigiama e una scopa come microfono...fino ad arrivare alla versione unplugged con le tazzine e la scatole dei cornflakes che facevano le veci delle maracas. Carlotta ha cominciato a dare segni di squilibrio intorno alla quarta performance, ma il crescendo è stato più o meno questo: "Che diamine stai cantando?...Dai basta con sta canzone, fa pure schifo...Dai ti prego basta...Oh hai rotto il cazzo!" e fino a qui non mi sono lasciato intimorire...ma quando siamo arrivati a:"Ti spacco i Cornflakes in faccia!" allora ho deciso di smettere.